Sebastiano Vinci
Descrizione attentato
Il commissario Sebastiano Vinci venne ucciso con numerosi colpi di arma da fuoco esplosigli contro da distanza ravvicinata mentre si trovava a bordo dell’autovettura di servizio. L’attentato, accuratamente pianificato – come i processi accerteranno – fu rivendicato dalla “colonna romana” delle “Brigate Rosse”. Nell’occasione, queste fornirono anche i nomi di alcuni agenti della “squadra di polizia giudiziaria” di Primavalle, indicandoli come prossimi obiettivi della organizzazione. Ad ottobre dello stesso anno, in un pacco inviato a un brigatista detenuto, sarà rinvenuto un filmato contenente i volantini di rivendicazione dell’omicidio.
Biografia
Si laureò in giurisprudenza presso l’Università di Urbino e venne nominato Vice Commissario nel 1968 e Commissario Capo nel 1973. Prestò servizio a Modena, Torino e, da ultimo, a Roma quale Dirigente l’Ufficio Sezionale “Primavalle”. Nel corso della carriera gli vennero attribuite “Parole di Lode”, elogi e note di apprezzamento. Insignito della medaglia d’oro al Merito Civile “alla memoria”, il 31 marzo 2005.
Nome vittima
Sebastiano Vinci, Commissario Capo di Pubblica Sicurezza
Data di Nascita
9 Febbraio 1937
Luogo di Nascita
Catania (CT)
Data attentato
19 Giugno 1981
Luogo attentato
Roma (RM)
Data di morte
19 Giugno 1981
Luogo di morte
Roma (RM)
Ad opera
Brigate Rosse
